Per uno sviluppatore mobile sono diverse le sfide da vincere per garantire il successo sul mercato della propria applicazione.
In primo luogo nasce l’esigenza di capire come verrà utilizzata la propria app e dunque di decidere se progettarla in maniera nativa o attraverso un sito web mobile.
Un’altra scelta da non sottovalutare è quella delle piattaforme e dei devices da supportare.
Alcune delle più famose applicazioni infatti sono nate o sono tutt’ora disponibili solo per iOS, cosa che gli ha dato modo di diventare delle vere e proprie killer application.
Prima di approdare anche su android ad esempio, il successo di Instagram è stato proprio dovuto all’esclusività che caratterizzava e che a sua volta a contribuito ad aumentare all’iPhone.
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TagApp
Ruzzle diventato ormai una vera e propria mania di tantissimi giocatori su iPhone, è probabilmente il gioco di parole di maggior successo mai realizzato per iOS.
Con oltre 20 milioni di giocatori in tutto il mondo e tra i primi 10 giochi di parole sull’App Store in ben 128 paesi.
Una droga di applicazione che crea a detta di molti una facile dipendenza, propone di trovare il maggior numero di parole esistenti, trascinando il dito sulla lettere in lavagna.
Una delle caratteristiche che l’ha reso così apprezzato è la possibilità di sfidare oltre ad avversari causali, anche i propri amici di Facebook e Twitter, facendo maturare così un forte agonismo tra i giocatori.
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La famosa applicazione di messaggistica mobile Whats App, nonostante sia richiesta da un gran numero di utenti e restando compatibile con un grandissimo numero di dispositivi e piattaforme, forse per politiche relative all’iTunes store, non risulta tutt’oggi utilizzabile su qualsiasi versione di iPad o iPod dotati di iOS senza ricorrere a particolare sotterfugi poco ortodossi.
A quanto pare al momento l’unico modo per utilizzare l’app su tali devices è quella di ricorrere alla pratica del Jailbreak che permette di installare meccanismi di distribuzione di applicazioni e pacchetti alternativi a quelli ufficiale dell’App Store.
Senza nemmeno entrare in discorsi riguardanti le presunte invalidità del contratto di licenza del prodotto e del software, ho sempre ritenuto tale processo estremamente pericoloso anche per la sicurezza del sistema e dei dati.
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Risolto il problema di Minecraft che non parte su Mac OS X Mountain Lion.
Dopo averne sentito a lungo parlare e dopo aver visto tanti appassionanti tutorial di famosi youtubers, forse un poco in ritardo, ma mi sono finalmente convinto ad entrare anch’io nel pixelloso mondo di Minecraft.
Sicuramente invogliato anche dal fatto di poterci giocare da praticamente qualsiasi piattaforma in mio possesso, compreso l’iPhone e l’iPad e addirittura l’xbox 360, ho deciso di acquistarlo e di scaricare il client per il mio iMac.
Dopo aver estratto l’applicazione dal file zip mi sono però trovato di fronte l’imprevista scritta “Minecraft” è danneggiato e non può essere aperto. Dovresti spostarla nel Cestino.
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Rilasciato in concomitanza del nuovo aggiornamento di OS X 10.8.2 anche la nuova versione di Growl, come avevo già avuto modo di anticiparvi in un articolo di alcuni giorni fa. La famosissima applicazione stava quasi per diventare del tutto superflua con l’entrata in gioco del sistema di notifiche integrato nel nuovo Mountain Lion, ma già con una terza applicazione chiamata Hiss era riuscita a ritagliarsi comunque un suo spazio con il leone di montagna.
Con questa ultima versione 2.0, Growl dopo anni di piccoli aggiornamenti si rinnova completamente, reinventandosi in maniera da tornare molto utile non solo ai tanti vecchi affezionati del programma.
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