Un’applicazione per iPhone e iPad realizzata dagli sviluppatori di Cupertino con le linee guida sui sintomi e i comportamenti da adottare per affrontare la seria situazione del Coronavirus.
Apple ha lanciato un’applicazione ufficiale per iPhone e la sua trasposizione web con un sito in grado di offrire chiare informazioni e linee guida sul virus COVID-19. L’iniziativa valida solo negli Stati Uniti nasce dalla collaborazione con la task force della Casa Bianca specializzata sul Coronavirus e con altre agenzie federali statunitensi.
Si tratta strumenti di carattere informativo per educare i cittadini statunitensi sui vari sintomi ed i di rischio con raccomandazioni sul comportamento da adottare nelle varie situazioni.
Sia l’app che il sito ovviamente non sono in grado di elaborare una diagnosi, tuttavia si tratta di uno strumento di screening che spiega ai cittadini come monitorare i sintomi, quando contattare un medico e se è raccomandabile eseguire un tampone.
Per la loro realizzazione, Apple ha collaborato con fonti autorevoli come la CDC, la task-force Coronavirus della Casa Bianca e il FEMA, con il fine di divulgare informazioni e indicazioni attendibili ed in maniera estremamente semplice e chiara. Una soluzione molto utile in questo caotico momento di grave emergenza sanitaria.
Nei giorni scorsi Apple ha anche istruito Siri per rispondere a quesiti sull’argomento. Gli utenti statunitensi possono chiedere informazioni precise come “Come faccio a sapere se ho il Coronavirus?” per accedere a guida e risorse dal CDC e una raccolta curata di app di telemedicina disponibili sull’App Store. Inoltre, i viaggiatori che atterranno in determinati aeroporti internazionali negli Stati Uniti riceveranno notifiche sul proprio iPhone per ricordare loro le attuali linee guida CDC, per rimanere a casa e monitorare la propria salute.
Qualcosa in tal senso si sta muovendo anche sul territorio italiano, infatti chiedendo a Siti informazioni sul COVID 19 veniamo inviati a trovare tutte le informazioni necessarie sul sito web del Ministero della Sanità.
L’azienda di Cupertino chiarisce in un apposito comunicato che, nel più totale rispetto della privacy degli utenti, i dati e le risposte fornite dall’assistente vocale non saranno in alcun modo raccolti, inviati a terzi o alle autorità sanitarie.
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