La nuova app Byte raccoglie l’eredità di Vine che ha acceso l’interesse per i brevi clip video nel 2013. Puntando tutto sulla monetizzazione dei contenuti, in un mare di app concorrenti, Byte emergere facendo gola ai creativi in cerca guadagnare soldi reali dalle proprie creazioni.
Il co-fondatore di Vine Dom Hofmann, dopo due anni dal suo annuncio, ha ufficialmente lanciato l’erede della sua famosa quanto sfortunata applicazione chiusa nel 2016. Dalle ceneri Vine è nato Byte, nuova app che fa oggi il suo debutto su piattaforme iOS e Android. In maniera analoga al suo predecessore, Byte consente di girare e quindi condividere video della durata massima sei secondi.
L’applicazione è dotata di funzionalità social standard come la home con il feed, la sezione Esplora, le notifiche ed i vari profili. Per ora le mancanze rispetto al suo naturale rivale TikTok sono molte. Si nota immediatamente l’assenza di filtri di realtà o effetti di transizione, caratteristiche molto in voga anche su altre piattaforme come Instagram.
Ciò su cui Hofmann punta per differenziare Byte risiende nell’attenzione posta per aiutare i creatori di contenuti a guadagnare denaro, qualcosa che TikTok e altre app di micro-intrattenimento in gran parte ignorano. L’app prevede di lanciare presto un progetto pilota del suo programma partner così da offrire soluzioni di monetizzazione agli utenti più popolari. In pratica, oltre alla fama ed ai follower si potranno avere entrate dirette in base alle visualizzazioni ottenute con un sistema vagamente simile al programma partner di YouTube.
Infatti, allo stato attuale, molti creatori che sono diventati popolari su applicazioni come TikTok e Snapchat che non dispongono di monetizzazione diretta hanno cercato di attirare il loro pubblico proprio su YouTube, dove possono guadagnare grazie ai loro contenuti. La scommessa va giocata velocemente, abbiamo già visto come in passato funzioni alla base di applicazioni minori siano state fagocitate all’interno di app più grandi. Mi riferisco al live streaming di Periscope o ai post visualizzabili per sole 24 ore di Snapchat, entrambe funzioni che una volta diventate mainstream sono state poi velocemente inglobate all’interno di Instagram. Iniziando a pagare in anticipo, Byte potrebbe attirare un interessante numero di infliencers. Ad esempio le vecchie star di Vine come Chris Melberger, Joshdarnit e Lance Stewart poi diventate famose su di TikTok, sono già approdate anche su Byte.
Rimanere in contatto con gli utenti più fedeli di Byte è un altro modo in cui Hofmann spera di distinguere la sua app. Sta attivamente gestendo un forum beta tester dall’annuncio iniziale di Byte all’inizio del 2018 e lo vede come un modo per scoprire quali funzionalità sviluppare successivamente. “È sempre un peccato quando le persone dietro i servizi online e le persone che li usano effettivamente sono disconnesse l’una dall’altra, quindi stiamo testando questo forum per vedere se possiamo migliorare in questo”, scrive Hofmann .
Ora la grande questione è capire se Byte puotrà decollare nonostante il suo inizio tardivo. Tra TikTok, Snapchat, Instagram e le storie di Facebook, gli utenti hanno bisogno di un’altra app di brevi clip video? Per vincere dovrà riuscire sedurre creatori di alta qualità, magari riuscendo ad ottenere l’esclusiva dei contenuti. Considerando la grande quantità di concorrenti di TikTok come Dubsmash, Triller, Firework e Lasso (l’app di clip video di Facebook, attualmente disponibile solo negli Stati Uniti), i creatori di contenuti che cercano di raggiungere la celebrità su un canale dove c’è meno comentizione, hanno già molte app tra cui scegliere. Hofmann potrebbe comunque far leva sull’affettuoso ricordo per Vine di molti ex utilizzatori per ricreare anche in Byte la magia del suo predecessore. Il mio primo approccio comunque, è stato decisamente positivo.
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